• Comunicazionepuntodoc. I media del terrore (2020) (Vol. 23)

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  • Ipso praesente angelus

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  • Insight. I territori della grafica. La cultura dell’altro (Vol. 8)

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  • La pubblicità che fa pubblicità alla pubblicità. Venti anni di annunci di un’agenzia di pubblicità che crede all’efficacia della pubblicità

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  • L’arte delle relazioni, e altri conigli. Come costruire relazioni durature e felici nella vita e nel lavoro

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  • Typeart. Ediz. italiana e inglese

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  • Lo sviluppo sociale delle comunità. Come il terzo settore può rendere protagoniste, partecipative e coese le comunità territoriali

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  • Chiamatemi Clint

    Tutto inizia nella tristezza della banalità. Una sera come mille altre, una casa in affitto malmessa, una moglie che lo odia e lo tradisce con un uomo brutale. Una storia maledetta e amara. Se non fosse che una sera il protagonista, rimasto solo dopo la morte precoce della madre nubile, ha uno scatto di ribellione che nessuno si sarebbe aspettato da lui, modesto tuttofare nell’officina del bestiale amante della moglie. Inizia così una storia picaresca di sangue e di fughe, itinerante da nord a sud e ritorno, inseguito da un sadico e misterioso poliziotto che lo vuole morto ad ogni costo. Il protagonista, senza nome se non per il nomignolo con il quale si è firmato in una lettera al momento della fuga (Clint), lascia dietro di sé una lunga scia di morti ma alla fine è a modo suo un innocente, travolto dalla sorte e dalla violenza degli uomini. Da qui, in fondo, il suo riscatto e la sua quasi paradossale innocenza: insieme alla sua donna e al figlio di lei, con una sorpresa finale che rivela la sua purezza, se non la sua innocenza.

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  • Storia di vita di arte e di DSA

    Un libro, ma allo stesso tempo un viaggio dentro la realtà concreta delle cose, elaborato da individui che hanno vissuto e agiscono con il proprio e l’altrui mondo interiore ed esteriore. Testimonianza di vita e arte, che in una letterale visione del contemporaneo, riassumono la capacità di saper accogliere, affrontare e dominare: diversità, eterogeneità e complessità del sociale in riferimento e non solo alle problematiche del DSA visto nel duplice aspetto intrinseco, dentro e fuori. Un desiderio di azione e intervento su quello che in molti aspetti e contesti, risulta essere un superficiale e non sempre corretto, approccio comunicativo e relazionale al problema. La paura del futuro, di noi stessi, di rimanere soli, di non essere amati, di venire giudicati, di fare o dire cose sbagliate, non ci aiuta a cogliere i segnali di frustrazione. L’importante è non lasciarci bloccare dall’opinione altrui e dalle convenzioni sociali: solo così riusciremo a credere in noi stessi e a vivere concretamente la nostra vita, finalmente responsabili delle nostre azioni. Questo libro è sicuramente un valido contributo per addentrarsi e riflettere, consapevolmente e tangibilmente, sul diversamente altro che alberga dentro e fuori di noi.

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