• Confessioni di un pubblicitario

    Il teorico dell’advertising. Questo libro spiega con argomenti solidi e tuttora attuali perché David Ogilvy ha dato un contributo decisivo alla costruzione della moderna teoria della pubblicità: non è certo un caso che, dalla sua prima uscita nel 1963, sia stato tradotto in quattordici lingue e che abbia venduto oltre un milione di copie. Uno dei segreti di questa longevità è senza dubbio il fatto che Ogilvy ha sempre anteposto i contenuti e la teoria della comunicazione al business fine a se stesso. “Confessioni di un pubblicitario è un testo”, come tutti i “classici”, di grande attualità. Gli stessi problemi della comunicazione cui Ogilvy ha dato risposta si ripropongono oggi a un livello più alto. Oggi il compito della pubblicità è più serio e impegnativo di quanto non lo sia mai stato. Viviamo nell’era della proliferazione dei media e più che mai l’insegnamento di Ogilvy rimane valido: si tratta ancora di dare a ogni messaggio un autentico valore, di costruire una personalità di marca con un’identità precisa, mantenendola nel tempo e comunicando in modo davvero interessante la promessa vera di un prodotto o di un servizio. Per dirla con le parole di Ogilvy: “Unless your advertising contains a big idea, it will pass like a ship in thè night”. Prefazioni di Giuseppe Mastromatteo e Roberta La Selva.

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  • Estinti saluti. Come nascevano le campagne pubblicitarie

    Questo libro, senza addentrarsi in strategie di marketing o nelle case-histories di campagne di successo, racconta in presa diretta, spesso con lo stile delle short-stories, episodi divertenti, appassionati, a volte amari, sempre realistici, di quella lunga stagione della creatività italiana, – l’epopea dell’advertising made in Italy -, vista con gli occhi, la mente, la penna, i pennarelli, le idee, le parole di chi la pubblicità italiana l’ha creata, tanto da venire definiti “i creativi”. Nei primi anni Ottanta del ‘900, la comunicazione pubblicitaria in Italia è stata quotata 2mila miliardi di PIL in lire; alla fine del decennio avrebbe superato i 10mila miliardi, per crescere esponenzialmente con l’avvento della tv commerciale. Migliaia di giovani creativi furono attratti dalla pubblicità, diventarono copywriter e art director formandosi nelle agenzie di pubblicità, grazie alle generazione professionale precedente. La crisi economica globale del 2004 fece perdere valore di mercato alla pubblicità del 30 percento, perdita che via via negli anni si è allargata a macchia d’olio su tutti i settori merceologici: quella generazione fu quindi messa ai margini dalla velocità centrifuga con la quale si è poi affermato il digitale, interrompendo la dialettica professionale intergenerazionale. Il digitale ha ridefinito la spesa pubblicitaria, i ruoli professionali, l’antropologia del creativo e in sostanza ha cambiato la percezione della pubblicità presso i consumatori. L’idea è che “Estinti saluti” possa essere un buon viatico alla conoscenza storica di quel mondo, attraverso uno strumento agile per riallacciare le nuove generazioni alle storie collettive e individuali in cui si sono formate le esperienze personali, ha preso vita il clima professionale, la mentalità, il modus operandi, le manie e i tic di quello che un giorno Emanuele Pirella definì “il popolo dei creativi”. L’autore: Publio Advertito Crea è considerato uno dei più attenti studiosi della pubblicità italiana dello scorso secolo.

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  • From one person to another. Da persona a persona. Cos’è e come si fa la pubblicità. Manuale per una comunicazione efficace

    Questa pubblicazione fa parte di una serie di classici senza tempo indispensabili per capire l’evoluzione del linguaggio pubblicitario. John O’Toole si rifà, tra gli altri, agli scritti di John Hopkins, uno dei primi copywriter strategici della storia insieme a John E. Kennedy. Hopkins lavorava alla Lord & Thomas, che fu diretta per anni dal leggendario Albert Lasker (da un dialogo di quest’ultimo con John E. Kennedy nasce la definizione di pubblicità come “salesmanship in print” ripresa anche da O’Toole nel libro). E proprio la Lord & Thomas, ceduta da Lasker ai suoi tre top manager Foote, Cone e Belding, diventa la FCB: agenzia dove il nostro John O’Toole lavorerà per tre decadi, entrando come copywriter sotto Fairfax Cone, cui il libro è affettuosamente dedicato, e concludendo la carriera da presidente e chairman, dopo essere stato per anni direttore creativo “and various other things”, come amava dire. Con From One Persone To Another, pubblicato in origine solo per i collaboratori della FCB, O’Toole sviluppa diversi concetti dei grandi pubblicitari della sua epoca, ma ne approfondisce e fa suo soprattutto uno: la comunicazione da persona a persona. Si vende sempre a una persona La tesi di John O’Toole è semplice: non si vende a una folla indistinta, bensì sempre a una persona. Pensiero ripreso da David Ogilvy con la famosa frase: “II consumatore non è stupido. Il consumatore è tua moglie”. O’Toole va però oltre, mettendo a punto un vero e proprio sistema per ottenere una comunicazione pubblicitaria che funziona. L’imperativo per tutti i collaboratori della FCB era “Know The Consumer Better”: per conoscere meglio il consumatore, ogni buon pubblicitario doveva uscire dalla sua cerchia di colleghi e frequentare la gente comune. Anche le idee andavano testate in strada, sui mezzi pubblici, al bar, non chiusi in agenzia. I dodici capitoli del libro approfondiscono quelli che, secondo O’Toole, sono i punti cruciali di una comunicazione efficace (strategia, idea, esecuzione) insieme ad altri temi portanti come il valore delle ricerche di mercato e lo studio del potenziale cliente. Partendo dalle basi tracciate dai suoi predecessori, O’Toole vuole dunque arrivare a una visione matura e sistemica della comunicazione. La lettura di questo manuale è utile a tutti coloro che si interessano di advertising. Ora, forse, più che mai. Il web infatti rende semplici e immediate operazioni che una volta erano lente e costosissime, come ad esempio i test e le ricerche. Le strategie alla base della comunicazione e i bisogni delle persone di oggi sono però ancora gli stessi che tratta O’Toole. Qui sta la modernità del libro da persona a persona, finalmente disponibile in traduzione italiana. Presentazione di Giorgio Brenna, FCB Partners.

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