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Giuseppe Zaccuri, Roberto Spingardi |
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Stress manuale di sopravvivenza |
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Formazione e università |
Anno: 2014 |
Pagine: 187 | Formato: brossura | Copertina: |
Editore: |
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Isbn 9788897686606 |
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Stress significa letteralmente spinta, sforzo, tensione, sollecitazione e si riferisce
a qualunque condizione fisica, chimica, psichica che esercitando uno stimolo
sull’organismo, ne provoca la reazione.
Nella accezione positiva lo stress consiste nella capacità di reagire correttamente
a stimoli e pericoli, provocando una reazione “adeguata” e dunque utile (eustress).
Nella sua accezione negativa (distress), rappresenta, invece, una sensazione di
inadeguatezza ed incapacità di affrontare la realtà oggettiva, con conseguenze
più o meno gravi, sempre dannose.
Questo libro rappresenta una proposta per la comprensione e gestione positiva
del fenomeno “stress”, a partire dalla evidenziazione di quanto su tale fenomeno
infl uiscano le convinzioni personali, i pregiudizi, i preconcetti e tutto quanto
di soggettivo costituisce la “mappa mentale” di ogni singolo individuo.
Il messaggio del libro: acquisire delle abilità specifiche
per lasciare crescere sempre di più le nostre doti umane
e per lasciare trasparire la realtà così come è e non come
nefastamente o illusoriamente la interpretiamo quando
restiamo schiavi di emozioni incontrollate o di preconcetti
non verificati.
Questa fiducia nell’umano, che sottende come un fi lo
rosso la logica di questo libro, è dovuta ad una lettura
dell’esperienza esistenziale che si rende evidente nella
sua capacità di spiegazione e nella sua proposta su
come affrontare i diversi problemi derivanti dall’interazione
fra mente e corpo.
Le diverse tecniche offerte dalla conoscenza psicologica
non sono fini a se stesse, ma strumenti per giungere ad
una vera attenzione relativamente ai nostri comportamenti
ed alla oggettività delle situazioni, consentendoci
di conseguire conoscenza e la capacità e libertà di cogliere
il reale senza essere succubi di stati d’animo ansiosi
o di suggerimenti incontrollati.
Il nostro rapporto con lo stress, in definitiva, può essere
buono o cattivo, nel primo caso si parla di eustress (eu,
che viene dal greco, significa buono, bello), nel secondo
di distress (dis in greco significa cattivo, morboso).
Al lettore proponiamo alcune metodologie sulla gestione
degli stati emotivi, siamo certi che potrà trarne particolare
beneficio in un periodo come quello attuale nel
quale ogni singolo atto, contesto e settore di riferimento
possono divenire, per ogni singolo individuo, oggetto di
distress.
Siamo convinti che “esistere è un bene” e riteniamo
che quanto più ci convinceremo del valore della nostra
esistenza, per noi e per gli altri, tanto più saremo determinati
nell’acquisire le necessarie competenze per evitare
che “la corda si rompa” trascinandoci nel baratro
dell’ansia, della paura, dell’insicurezza e del panico.
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